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Sardegna mon amour

domenica 19 aprile 2015

La Bandiera

Bandiera Sarda realizzata seguendo il modello Sardo-Piemontese
Buongiorno miei cari lettori,
dopo una lunga assenza sono tornata per raccontarvi qualcosa sulla amata discussa bandiera della Sardegna. Le origini dello stemma sono tutt'ora controverse e gli studiosi continuano ad indagare su quale, tra le varie ipotesi formulate, sia quella corretta, e mentre loro indagano io cercherò di fornirvi qualche spunto di riflessione.
La nascita dell'amato stemma dei sardi va ricercata nella storia sia sarda che spagnola, quest'ultima la considera una creazione del re Pietro I d'Aragona in seguito alla vittoria riportata ad Alcoraz nel 1096. Leggenda vuole che la vittoria sia stata ottenuta grazie all'intercessione di San Giorgio, che come simbolo ha una croce rossa su sfondo bianco, che recise le teste di quattro re saraceni (e menomale che è un santo!) lasciandole poi sul campo di battaglia, dunque l'unione dello scudo di San Giorgio con le quattro teste dei re avrebbe dato origine alla bandiera sarda. A questa si unisce un'altra leggenda secondo cui la bandiera sarebbe il simbolo della Reconquista spagnola e le quattro teste rappresenterebbero in realtà le vittorie riportate dagli spagnoli a SaragozzaValencia, Murcia e nelle Isole Baleari. 
Secondo lo storico Mario Valdes y Cocom i mori servono a rappresentare il santo egiziano Maurizio martirizzato sotto Diocleziano e rappresentato come testa di moro bendata in numerosi stemmi di area franco-germanica. Anche san Vittore di Marsiglia che apparteneva alla stessa legione Tebana comandata da Maurizio, ma che scampò alla decimazione è rappresentato da un moro con la benda sulla fronte e la comune tradizione che lega le storie dei due santi fa pensare che il simbolo sia stato concepito tra l'Abbazia di San Maurizio d'Agauno nel cantone Vallese e l'Abbazia di San Vittore di Marsiglia sorte entrambe nel luogo di martirio dei due santi. Ma come si collega tutto questo alla nostra narrazione? E' molto semplice: dal XI al XIII secolo l'Abbazia di San Vittore estese le sue proprietà in Sardegna, soprattutto nel Giudicato di Cagliari, influenzandone notevolmente la politica e l'influenza fu tale che il moro simbolo dell'Abbazia divenne anche simbolo dello stemma sardo.
E dopo le teorie spagnole ne abbiamo una sardo- pisana che lega lo stemma sardo al leggendario gonfalone dato da papa Benedetto VII ai Pisani in aiuto dei sardi contro i saraceni di Musetto che cercavano di conquistare sia la Sardegna che la penisola Italiana.

Queste le leggende, ma quando iniziarono le prime apparizioni dello stemma sardo?
Nel 1281, quando la Sardegna  entra a far parte della corona d'Aragona, ma è solo dal 1558 in poi, anno della morte dell'Imperatore Carlo V che lo stemma compare su svariati documenti pubblicati nell'isola. Dall'Ottocento in poi, con la riscoperta delle identità nazionali, s'iniziò a percepire lo stemma come simbolo identitario fino ad arrivare al 1952 quando lo scudo con i Quattro Mori bendati divenne bandiera ufficiale della Regione Autonoma. Infine, nel 1999, un'apposita legge regionale, cambiò i Quattro Mori della bandiera, derivati dalla versione Sarda-Piemontese, con quelli di derivazione Aragonese che prevedono la benda sulla fronte invece che sugli occhi.

Bene per oggi è tutto. Spero che questo mio post vi sia piaciuto e vi abbia incuriosito al punto di effettuare nuove ricerche sull'argomento e se siete a conoscenza di altre versioni riguardanti lo stemma sardo, mi raccomando segnalatelo nei commenti.
Alla prossima.

Fonti: 
Barbara Fois, Lo stemma dei quattro mori: breve storia dell'emblema dei sardi, Sassari, Carlo Delfino Editore, 1990
Franciscu Sedda, La vera storia della bandiera dei sardi, Cagliari, Edizioni Condaghes, 2007

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